Nel mese di agosto è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Paediatrics” uno studio preliminare sul ruolo del microbiota intestinale nell’insorgenza delle Enterocoliti nei pazienti affetti da Hirschsprung. Gli autori, il Dr. Alessio Pini Prato, il Prof. Duccio Cavalieri, la Dr.ssa Isabella Ceccherini e la Dr.ssa De Filippo fanno parte del Comitato Scientifico della nostra associazione, nonché sono fra i soci fondatori di Amorhi.
Sommario:
Dal 2010, numerose ricerche hanno dimostrato che la dinamica del microbiota intestinale è correlata e può persino predisporre all’enterocolite (HAEC) associata a Hirschsprung (HSCR). Questo studio mira a valutare la struttura del microbiota intestinale dei pazienti con HSCR in relazione all’entità dell’aganglionosi e allo stato dell’HAEC.
Sono stati quindi arruolati tutti i pazienti HSCR ammessi all’Istituto Gaslini (Genova, Italia) nel periodo tra maggio 2012 e novembre 2014. Le feci sono state campionate al fine di caratterizzare la composizione della comunità microbica attraverso tecniche all’avanguardia di sequenziamento (Next Generation Sequencing delle regioni V3-V4 del 16S rDNA batterico mediante la piattaforma Illumina MiSeq). Attraverso tecniche di bioinformatica è stato possibile analizzare l’esatta composizione di tutte le comunità presenti in ciascun campione, oltre a valutare gli indici di biodiversità di tali campioni.
Lo studio ha visto l’arruolamento di 20 pazienti pediatrici affetti da HSCR. Il rapporto tra maschi e femmine era di 4: 1. Sei pazienti erano affetti da aganglionosi totale del colon (TCSA). Considerando l’estensione dell’aganglionosi è stato confermata la relazione nota tra il sito del campione e la biodiversità e la composizione del microbiota intestinale. I pazienti con TCSA hanno infatti mostrato una biodiversità inferiore e un rapporto di abbondanza relativa di Proteobacteria/Bacteroidetes aumentato. Questo studio, seppur preliminare, ha confermato l’enorme potenziale dell’analisi metagenomica del microbiota intestinale nella gestione dei pazienti HSCR, evidenziando l’importanza di identificare specifici sottogruppi di pazienti mediante questa potente metodologia su cui applicare un trattamento specifico. Sulla base della prevalenza di enterocoliti, i pazienti con TCSA rappresentano il sottogruppo ideale per studiare la suscettibilità a tale patologia. Uno studio longitudinale a lungo termine su pazienti ad alto rischio potrà fornire preziose informazioni che potrebbero essere confrontate, analizzate e eventualmente applicate o trasferite alla popolazione generale dei pazienti affetti da HSCR. Da questo studio è possibile ipotizzare come una maggiore biodiversità del microbiota intestinale possa svolgere un importante ruolo nel mantenimento dell’omeostasi intestinale (salute intestinale) e che la sua alterazione potrebbe facilitare lo sviluppo di HAEC. Tale ipotesi apre nuove prospettive nel trattamento e prevenzione di tali fenomeni acuti, spesso temuti per la loro gravità.
Link all’articolo originale: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fped.2019.00326/full